


il tempo del sogno
Per gli aborigeni australiani c'è una dimensione temporale sospesa fra il presente e l'Alcheringa,
cioè il “tempo del sogno” che è quel tempo mitico della creazione in cui si è svolta la storia del mondo
e in cui ogni cosa è stata espressa e creata dagli Antenati Creatori o Spiriti Antenati attraverso il canto,
i gesti e la parola. Allo stesso modo noi ci proponiamo di usare la scrittura come sogno di creazione




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Bar Centrale di Pratogrande, nel cuore della Romagna.
Tra un bicchiere di Sangiovese e un altro si gioca a marafone e si parla di calcio.
Da qualche mese, però, alla clientela abituale si è aggiunto un cinquantenne dalla barbetta sale e pepe che legge i quotidiani, fuma la pipa e gioca a scacchi da solo. Non interviene nelle discussioni, ma se interpellato si mostra competente su ogni argomento, tanto che tutti iniziano a chiamarlo il professore.
L’uomo ha anche una particolare abilità nel ritrovare oggetti e animali smarriti. Tommaso, un sedicenne dall’aria sveglia, decide perciò di chiedergli di rintracciare una compagna di studi di cui è innamorato, scomparsa da un giorno all’altro.
Il professore accetta la sfida, senza immaginare che quella scelta scatenerà una serie di eventi che metteranno a repentaglio la sua vita e porteranno Pratogrande alla ribalta della cronaca nera nazionale.
Esiste una dimensione raccapricciante in cui la paura partorisce immagini destinate a respirare nell’ombra: creature blasfeme, demoni, anime nere che aspettano pazienti, sul lastricato della follia, la formazione organica dell’orrore destinato al loro nutrimento.
In questa selezione di racconti brevi, l’autore spegne le poche luci guida e trascina il lettore lungo le arterie del labirinto, costringendolo ad affacciarsi oltre il bordo di famelici e inesplorati abissi. Le culle di Paturnialica.
All’interno: 'Strappati al mondo come conigli', il racconto vincitore della 22ª edizione del TOHorror Fantastic Film Fest.
I miei fantasmi è un’antologia di racconti brevi con tematiche varie, legati tra loro da due fili conduttori: l’elemento fantasy e l’approfondimento psicologico dei personaggi, che gioca sui problemi della mente, sulle ossessioni, sui sentimenti e sulle conseguenze che gli eventi, traumatici o meno, possono avere sulla psiche umana.
In tale prospettiva i due elementi tendono a sovrapporsi, dal momento che il primo può spesso diventare metafora del secondo: un fantasma può essere una paura o un ricordo; un teschio il senso di colpa; la reincarnazione in una lepre il desiderio di restare accanto alle persone amate anche dopo la morte; dietro a un angelo si può nascondere la speranza di superare un’aggressione; una leggenda sui temporali può derivare dall’abitudine che gli uomini hanno sempre avuto di dare ai fenomeni naturali una spiegazione; e l’arte stessa, quando assume i connotati di una magia, può trasformarsi in una dipendenza per chi non sopporta la noia e il grigiore della vita reale.
I fantasmi di cui l’opera tratta non sono solo quelli tipici dei racconti dell’orrore: sono anche, e soprattutto, i fantasmi della mente e del cuore.
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